La formazione offerta dalla Diocesi di Alife-Caiazzo diventa proposta per l’intera Chiesa italiana. L’occasione si è presentata con l’evento Accompagnare la fede degli adolescenti. Tavola rotonda delle diocesi italiane più popolose e di alcune esperienze significative a cura dell’Ufficio Catechistico nazionale che si è tenuto alcuni giorni fa a Roma.
Un occasione per mettere una di fronte all’altra esperienze diverse, di chiese e regioni differenti d’Italia alla ricerca della strada sempre nuova ed efficace per raccontare Gesù Cristo.
L’idea della tavola rotonda è nata dal Gruppo Nazionale per il Catecumenato che si affianca ai servizi diocesani che accompagnano adulti e ragazzi nel percorso di conversione e formazione verso i sacramenti dell’Iniziazione Cristiana e ai servizi regionali che lavorano sullo scambio di esperienze tre le diocesi di una stessa regione ecclesiastica; ed è proprio questo scambio ciò che da un anno avviene in Campania attraverso la testimonianza della Diocesi di Alife-Caiazzo presso altre diocesi in merito all’esperienza del Catecumenato e di altre esperienze formative catechistiche.
È toccato a don Vittorio Marra, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, raccontare l’esperienza della Diocesi di Alife-Caiazzo e di come procede il lavoro a partire dall’emanazione delle Norme per l’Iniziazione cristiana del 2014.
A Roma infatti si è parlato di quei ragazzi che solitamente non rientrano più nei programmi pastorali ordinari (fino ai 14 anni), ma nemmeno sono giovani assimilabili al mondo adulto. Si tratta di quella fascia di età tra i 14 e i 19 anni, ancora fortemente coinvolti dal mondo della scuola e spessp – per costume, per scelta o poca attenzione dei più adulti – ai margini della vita parrocchiale, ma ricchi di un patrimoni di valori giovani da coltivare e poter esprimere. Un “tempo” della vita in cui anche l’incontro con la fede non è scontato ma neppure banale.
Al tavolo dei relatori, oltre a don Vittorio Marra sul tema Esperienza di Vangelo, la psicoterapeuta Angela Maluccio; poi Stéphanie Bernasconi del cantone di Vaud (Svizzera) sul tema Quando i catecumeni sono adolescenti; e i frati di Assisi su Il primo annuncio agli adolescenti.
La Chiesa italiana cresce così, con le mani e il cuore di tutti, delle piccole e grandi chiese ognuna ricca di storia, idee e iniziative e di esperienze concrete sul campo, quelle che toccano da vicino la vita delle persone e i luoghi che abitano.